All’interno del recinto del cimitero monumentale di Gela, nelle immediate vicinanze della Biblioteca Comunale e contigua alla chiesetta di S. Nicola da Tolentino, esiste la chiesuola rurale di S. Biagio, da tempo sconsacrata, databile forse ad epoca bizantina; particolarmente interessanti risultano il basso abside, la facciata principale con l’ingresso e il rosone e, all’interno, l’arco trionfale a sesto acuto.
La chiesa di S. Biagio fino al 1873 faceva parte dei beni della Commenda del Principe di Capua; il 3 luglio dello stesso anno fu incamerata dal Demanio dello Stato e successivamente nel 1899 acquistata dal Comune di Gela con la somma di ottocentolire. Aperta al culto fino al 1910, dopo la relativa sconsacrazione, fu adibita a lavatoio per il contiguo ospizio di anziani e poi a camera mortuaria prima di essere completamente abbandonata.
La chiesuola, ridottasi per la vetustà alle sole mura perimetrali, dal 1981 al 1985 ha subito diversi interventi di consolidamento e sistemazione con finanziamenti della Soprintendenza Regionale ai Beni Ambientali e Architettonici e del Comune di Gela. Durante la prima ristrutturazione andÃē perduta una caratteristica mattonella rossa, posta sopra l’ingresso Sud, con impresso l’anno 1099.
Oggi la chiesetta di S. Biagio ÃĻ adibita a sala per mostre e conferenze.
Testo di Nuccio MulÃĻ tratto dalla pubblicazione “Conoscere Gela”